Il borgo medievale affrescato di Dozza, in provincia di Bologna, sorge nella zona di confine che separa idealmente l’Emilia e la Romagna. Per questo motivo, può essere inserito in itinerari sia storico-culturali che enogastronomici che comprendono città d’arte come Bologna, Imola, Faenza e antichi borghi come Brisighella, tutti facilmente raggiungibili in quanto situati a una distanza che varia da 6 fino a massimo 40 km.
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Contattaci e costruiremo insieme un percorso su una più giornate alla scoperta di Dozza e del territorio circostante. Ecco alcuni suggerimenti:
DOZZA
Il borgo dai mille volti: dai coloratissimi murales alla Rocca sforzesca , abitata dalla nobile famiglia bolognese Malvezzi-Campeggi fino ai giorni nostri, dall’urbanistica medievale alle cantine sotterranee dell’Enoteca Regionale.
Il Borgo di Dozza conserva intatto il proprio impianto medievale, caratterizzato dalla particolare forma allungata “a fuso”. Percorrendo le due antiche vie (Contragrande e Contracina) arriveremo all’imponente Rocca Sforzesca, risalente al 1250, trasformata da Caterina Sforza in castello fortificato e adibita, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare della famiglia dei Malvezzi-Campeggi che vi hanno abitato fino agli anni Sessanta. A partire dal 1960 la Rocca diventa di proprietà del Comune, che ne ha fatto una Casa Museo aperta al pubblico. Visiteremo le stanze del piano nobile, complete di mobili, quadreria e tappezzerie originali. Da segnalare la Sala Maggiore, l’inquietante pozzo a rasoio, le prigioni, l’alcova del Papa e la grande cucina con il montacarichi per le vivande e una raccolta di antichi utensili per tostare l’orzo, insaccare i salumi e impastare il pane.
Il borgo ospita la Biennale del Muro Dipinto, durante la quale gli artisti dipingono le loro opere sulle facciate delle case, a diretto contatto con il pubblico e in relazione con il contesto urbano. La manifestazione nasce negli anni Sessanta come concorso estemporaneo con premi e graduatorie per diventare in seguito una grande rassegna d’arte contemporanea che ha coinvolto fino ad oggi circa 200 artisti sia italiani che stranieri tra cui Aligi Sassu, Sebastian Matta, Bruno Saetti, Concetto Pozzati, Remo Brindisi, Riccardo Licata, Aldo Bergonzoni, Ennio Calabria, Cesare Sughi, Norma Mascellani, Marcello Jori, Karin Andersen. La Biennale, negli ultimi anni, ha rinnovato la sua formula, salvaguardando i propri caratteri distintivi e insieme aprendosi alle istanze ed alle modalità espressive degli artisti di oggi. Dal 2007 il Muro Dipinto ha due poli distinti di espressione a di attenzione, oltre al borgo antico di Dozza le pitture su muro sono realizzate anche nel paese contemporaneo di Toscanella; se nel borgo antico viene come sempre dato spazio agli interventi pittorici sui muri, a Toscanella si dà spazio agli stili del writing e della wall painting con la presenza di affermati writer e steet artist, come Ericailcane, Eron, Dado, Wany, Basik, Cuoghi Corsello, Rusty, Joys, Moneyless, Hemo, Paperresistance, Tellas, Macs.
Enoteca Regionale Emilia Romagna ha sede nei suggestivi sotterranei della Rocca Sforzesca di Dozza ed è un’associazione che conta su 260 membri tra i migliori produttori di vino, aceto balsamico, olio extravergine d’oliva, distillati e altre specialità regionali. L’ingresso all’esposizione permanente di circa 800 etichette è gratuito ed offre una panoramica esaustiva dei principali vitigni della regione: Sangiovese, Albana, Pignoletto, Trebbiano, Lambrusco, Malvasia, Gutturnio. Possibilità di organizzare degustazioni di vini in abbinamento a prodotti tipici a pagamento. La domenica pomeriggio è sempre attivo il winebar.
BOLOGNA
Situata a meno di 40 km da Dozza, Bologna è famosa per le caratteristiche strade porticate, le torri medievali e fastosi palazzi nobiliari.
Iniziamo la visita in Piazza Maggiore, cuore della città, circondata da splendidi monumenti civici: Palazzo di Re Enzo, Palazzo Comunale, Palazzo dei Notai, Palazzo del Podestà, Palazzo dei Banchi. La piazza è dominata dalla facciata della Basilica di S. Petronio, con il portale maggiore incorniciato dalle sculture di Jacopo della Quercia, e all’interno, la cappella Bolognini e la meridiana del Cassini. Accanto, sorge la Fontana del Nettuno, capolavoro manierista del Giambologna. Percorrendo il portico del Pavaglione, il passeggio elegante dei Bolognesi, si raggiunge il cinquecentesco Palazzo dell’Archiginnasio, antica sede dell’Università, decorato da migliaia di stemmi di studenti. All’interno, il Teatro Anatomico, realizzato completamente in legno e utilizzato per le dissezioni a partire dal Seicento. Attraverso i vicoli del Mercato di Mezzo, tra salumerie, pastifici, pescherie e botteghe di prodotti tipici, si raggiunge il complesso di S. Stefano, detto “La Gerusalemme di Bologna” o “Le Sette Chiese”. Si arriva al gotico Palazzo della Mercanzia, affiancato da case del ‘200 con portici lignei, per terminare la visita ai piedi delle Due Torri, da sempre simbolo della città.
IMOLA
A soli 15 minuti dal borgo di Dozza, troviamo Imola, famosa in tutto il mondo per il suo circuito di F1, ma anche ricca di tesori inaspettati custoditi nel suo centro storico ben conservato.
Dagli anni Cinquanta Imola ospita l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in cui si è svolto fino al 2006 il Gran Premio di San Marino. Esploriamo il suo centro storico, partendo dalla Rocca Sforzesca di origine medievale ma fortificata dagli Sforza e oggi sede di collezioni di armi antiche e ceramiche dal ‘300 al ‘500. Entreremo poi nella Farmacia dell’Ospedale , una bottega settecentesca ancora attiva che vanta una collezione di ben 457 vasi in maiolica, nel Duomo di S. Cassiano (la terza cattedrale della città!), fino ad arrivare all’ex convento di San Francesco, ora Teatro e Biblioteca Comunale. La passeggiata si conclude in piazza Matteotti, dove si fronteggiano il rinascimentale Palazzo Sersanti e il settecentesco Palazzo Comunale.
In alternativa alla Rocca Sforzesca, si può optare per Palazzo Tozzoni, residenza in stile tardo barocco, costruita sul modello dei palazzi nobiliarie bolognesi, ricca di arredi, quadri, soffitti affrescati e servizi di porcellana.
A pochi km dal centro storico, si può visitare un’Azienda Vitivinicola situata sui panoramici colli imolesi. Dopo la visita alla cantina di degustazione e ai vigneti, degusteremo una selezione di vini DOC (Sangiovese Superiore, Barbera, Trebbiano, Pignoletto e Chardonnay) accompagnati da prodotti tipici: mortadella, salame, parmigiano reggiano e piadina romagnola.
FAENZA
A 30 km da Dozza, Faenza è sinonimo di ceramica artistica in tutto il mondo, ma si presta anche a un percorso incentrato sullo stile neoclassico.
Faenza è sede del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC), unico nel suo genere, che racchiude negli spazi di un antico convento svariate collezioni, dal vasellame medievale di uso quotidiano alle preziose ceramiche faentine rinascimentali, dalle ceramiche precolombiane alla produzione del Medio ed Estremo Oriente, dalle opere in stile Liberty fino ai capolavori del ‘900: Fontana, Burri, Picasso, Matisse, Chagall e molti altri.
La passeggiata nel museo può essere abbinata alla visita di una bottega artigiana o a un laboratorio di ceramica (per bambini e adulti) durante il quale i partecipanti realizzeranno un oggetto a sorpresa.
Faenza offre inoltre un centro storico ben conservato, contraddistinto da vie eleganti, due grandi piazze, della Libertà e del Popolo, la maestosa Torre dell’Orologio, la monumentale Fontana seicentesca con leoni rampanti e il Duomo, grandioso e incompiuto, con all’interno importanti opere di scuola toscana rinascimentale, in gran parte commissionate dalla Signoria dei Manfredi nel ‘400.
BRISIGHELLA
Se amate i borghi medievali, abbinate la visita di Dozza a quella di Brisighella, situato nell’Appennino Tosco-Romagnolo, tra Firenze e Ravenna (a circa 30 km da Dozza).
Brisighella sorge su tre pinnacoli gessosi, su cui poggiano la rocca manfrediana ( sec. XIV), il santuario del Monticino (sec. XVIII) e la torre dell’Orologio (sec. XIX). Passeggeremo lungo le vie del borgo che ci condurranno alla celebre Via degli Asini, strada sopraelevata costruita probabilmente come baluardo difensivo, in seguito utilizzata dai birocciai che trasportavano il gesso dalle cave sovrastanti il paese, servendosi di asinelli, per questo ribattezzata “Via degli Asini”.
La chiesa più importante del borgo è la Collegiata di San Michele Arcangelo, ultimata nel 1697, che conserva una magnifica “Adorazione dei Magi” su tavola del pittore forlivese Marco Palmezzano (sec. XVI). Infine, visiteremo la Pieve del Tho, a circa 1 km da Brisighella, l’edificio di culto più antico della Valle. Le sue origini la fanno risalire a Galla Placidia, figlia di Teodosio, che l’avrebbe fatta erigere sui resti di un tempio dedicato a Giove Ammone. È un suggestivo tempio in stile romanico, a pianta basilicale, con affreschi dal XIV al XVI secolo recentemente restaurati.
Prezzi degli itinerari su richiesta. Contattare ufficio informazioni Rocca di Dozza 0542.678240